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Il caso della fusione Fiat - Peugeot

Il caso della fusione tra Fiat e Peugeot dimostra l’importanza del fare rete. Tanto per i piccoli produttori, quanto per i colossi.

Ne parliamo spesso, lo ribadiamo sempre: è l’unione che fa la forza. Sì, vero, questo proverbio non è proprio farina del nostro sacco. Però descrive molto bene una cosa nella quale crediamo da sempre: e cioè che fare le cose assieme sia più semplice che farle da soli. Il consiglio di persone vicine, i loro suggerimenti, il risolvere i problemi che si presentano e la cui soluzione non è scontata, sono tutte cose che stanno alla base dell’aiuto reciproco. E se questi elementi valgono per i rapporti di amicizia, perché non sfruttarli anche per il proprio lavoro o per il proprio business?

L’idea del franchising è esattamente questa. E cioè suddividere i rischi, avere una rete di sostegno e supporto costanti, costruire un network alla conquista di un mercato. In fondo, le dinamiche di ogni giorno spesso le ritroviamo anche nelle nostre attività. A maggior ragione in un’epoca molto fluida, dove tutto cambia molto velocemente e lo stare al passo con i tempi non è sempre così semplice. Accade quindi che non solo le piccole aziende individuali decidano di unirsi per creare reti più grandi. Ma che anche colossi presenti sul mercato – come Fiat – da decenni, decidano di fare altrettanto. La cosa dovrebbe far riflettere.

Il caso della fusione di Fca e Psa

Partiamo dalle basi: cosa sono Fca e Psa? Semplificando al massimo grado: Fca è Fiat e Psa è Peugeot. Queste due aziende portano con sé una serie di marchi dall’enorme peso economico e storico. Parliamo infatti di Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Abarth, Jeep, Chrysler, Dodge Peugeot, Citroën, DS Automobiles, Opel, Vauxhall Motors e molti altri. Insomma, un vero e proprio colosso. Cosa sta accadendo in questi giorni? Si sta definendo l’operazione di fusione delle due aziende. Verso un nuovo gigante dell’imprenditoria mondiale, il futuro quarto gruppo automobilistico al mondo, che prenderà il nome di Stellantis.

Il presidente del consiglio di gestione di Psa, Carlo Tavares, ha detto che l’obiettivo è “proteggere i lavoratori e garantire il futuro della società, grazie alla grande maturità degli azionisti dei due gruppi che hanno una visione chiara dell’avvenire e hanno dimostrato di sapersi adattare alle diverse condizioni”. Appare quindi evidente che questa tendenza, già delineata negli ultimi anni, non abbiamo dubbi prenderà sempre più piede. Tanto per le grandi aziende, quanto per la medio-piccola imprenditoria. Insomma: allearsi fa bene, il franchising – che è la via più semplice per farlo – lo dimostra!

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